domenica, giugno 22, 2008

Caldo, calcio e Patagonia

Oggi si muore di caldo. Io e la Vale siamo usciti a fare due passi stamattina (c'è la festa della nostra via, con tanto di banda e bancherelle assortite) e a momenti schiattiamo. Poco male, del resto era quello che stavamo aspettando. Parliamo di caldio? Due cose al volo, giusto perché stasera c'è la partita. Mi hanno sorpreso alla grande i Turchi, anche se dopo il loro pareggio ero sicuro che avrebbero vinto. Non mi hanno minimamente sorpreso i Russi: avevo più volte ripetuto in presenza di testimoni che passava senza dubbio la Russia. Hiddink è uno cazzutissimo, i russi sanno giocare e gli olandesi sono stati sopravvalutati da tre squadre che definire imbarazzanti è un eufemismo. E la partita di stasera? Io ho una sensazione, ma me la tengo per me. Può succedere di tutto, è chiaro, ma qualcosa mi dice che c'è il rischio concreto che ci tocchi rifilare un altro paio di wurstel ai tedeschi. Ma tocchiamo ferro e non pensiamoci perché stasera sarà durissima e, se ci scappasse il miracolo, con i Russi sarebbe ancora più dura.
Stamattina ho finito In Patagonia. Raramente sono rimasto così deluso da un libro. Ho faticato a finirlo e devo dire che non ne è valsa la pena. Bruttissimo. Io che mi ero perdutamente innamorato de Le vie dei canti mi aspettavo tantissimo dall'esordio di Chatwin, e invece mi sono ritrovato tra le mani una ciofeca illeggibile. Misteri della letteratura. Ora chiudo e vado a preparare qualcosa di fresco da mangiare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

cassano e aquilani dal primo minuto!

Anonimo ha detto...

merda! anzi, mierda!

Unknown ha detto...

ah ecco, pensavo che chatwin sembrasse sopravvalutato solo a me...

Giacomo Brunoro ha detto...

il fatto è che su chatwin sono rimasto di merda: Le vie dei canti mi è piaciuto da morire, letto riletto, l'ho proprio consumato. In Patagonia invece l'ho finito a fatica e non è mai riuscito ad emozionarmi. Boh...