mercoledì, aprile 16, 2008

Mamma la Lega! (altra piccola riflessione politica)

La Lega è diventata il nemico pubblico numero 1: leggendo in giro in rete e sfogliando i principali quotidiani tutti a lamentarsi della Lega. Il tono di solito è indignato, incredulo, schifato e via andare, solo per citare le prime cose che mi vengono in mente. Tutti a dipingere scenari a dir poco catastrofici. Allora io mi domando: ma possibile che ci si rifiuta di aprire gli occhi di fronte alla realtà? Se la Lega ha raggiunto queste percentuali è perché hanno votato per lei tantissime persone che non lo hanno mai fatto prima d'ora. Vale a dire tanti operai (personalmente credo tantissimi), precari, ceto medio. Lo ha scritto perfino Valentino Parlato nel Manifesto e, sinceramente, credo che sia una cosa ovvia. Il punto della questione è che la Sinistra italiana (e in pare il Pd) ha perso quasi completamente la capacità di comunicare a buona parte della popolazione italiana, che sta attraversando un momento di crisi economica decisamente pesante. Io, precario a vita, non mi sono mai sentito difeso o tutelato dalla Sinistra. Mai. Altro esempio: il caso Alitalia. Ma vi pare che la Sinistra (e qui allargo il tiro anche ai Sindacati) abbia fatto gli interessi dei lavoratori italiani? Mi sembra proprio di no. Ad essere sinceri sembra che una certa Sinistra viva completamente arroccata al di fuori della realtà concreta che viviamo tutti i giorni, ecco perché poi si perde la capacità di comunicare con la gente. La Lega invece dentro a questa quotidianità ci sguazza, è il suo humus e da lì trova linfa vitale. Per non parlare poi di tutto il malessere che si respira ai piani bassi e che viene sistematicamente ignorato dai piani alti. Poi non dimentichiamo che con questa Lega (anzi, con una Lega ben peggiore), la sinistra italiana nel '94/95 si è perfino alleata. Insomma bisogna approfittare di questo ribaltone elettorale per mettersi a lavorare sul serio, per smetterla di farsi i pompini a vicenda su quanto siamo bravi e aperti, su quanto siamo gli unici a difendere gli interessi dei lavoratori, sulla nostra superiorità morale e su tante altre cose che, se non verranno profondamente ripensate, porteranno sempre e comunque alla sconfitta elettorale.
Il compito di un politico è quello di capire i problemi del Paese a cui parla, evidentemente questa sinistra non l'ha mai fatto. Esemplare il caso di Prodi che, con una maggioranza ridicola e con un Governo destinato a morire nel giro di un paio d'anni (come poi è effettivamente successo), piazza suoi uomini a Camera e Senato e invce di affrontare un Governo riformista serio prima di andare di nuovo alle elezioni prova a tenere duro contro tutto e tutti. Questo la gente non gliel'ha perdonato. Come non perdonò a D'Alema il siluramente di Prodi e il voler restare attaccato alla sedia a tutti i costi.
E poi, parliamoci chiaro: in Italia la Sinistra non è mai stata capace di esprimere percentuali da governo in Italia. MAI. Il socialismo di Craxi è stato tutto tranne che un governo di sinistra e, soprattutto, non aveva i numeri per essere indipendente, chiaro. Le due vittorie elettorali di Prodi poi sono state tutto tranne che un'affermazione politica della sinistra. Insomma, in questo Paese la cultura di sinistra o di centro-sinistra è storicamente minoritaria, è un dato di fatto certo. E il bello è che è un dato di fatto semplice, banale, incontrovertibile. Se ne accorgono tutti tranne i diretti interessati che continuano a parlare come se rappresentassereo sempre e comunque tutto il Paese, non capacitandosi di come poi dalle urne escano certi risultati. Possibile che la Storia si studi soltanto alle medie e poi la si dimentichi così in fretta? Ma tutte queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano, la cosa mi sembra piuttosto evidente. Ho già scrito un post fin troppo logorroico (che non ho nessuna intenzione di rileggere, quindi mi scuso in anticipo per gli errori) e si è fatto tardi. Meglio andare.

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