giovedì, ottobre 23, 2008

I consigli di Cossiga

Mi limito a copincollare dal blog di Alessandro Gilioli alcune delle dichiarazioni di Cossiga fatte oggi al Quotidiano Nazionale: «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».
Poi qualcuno si domanda come mai non si è ancora fatta chiarezza sui nostri anni di piombo o perché è successo quello che è successo...

3 commenti:

Unknown ha detto...

senza parole.

Anonimo ha detto...

Ciao Giacomo,
grazie del tuo commento in Marginalia. Ti ho risposto cercando di spiegarti perché non credo affatto che rifiutarsi di "dialogare" con squadristi e nostalgici del fascismo sia una forma di razzismo.
Leggere poi queste dichiarazioni di Cossiga qui nel tuo blog e altrove, messe nero su bianco, parole non frutto dell'arteriosclerosi ma profondamente rivelatrici di un certo modo di pensare e agire politicamente e soprattutto riflettere sul fatto che siamo in un paese, in una fase storica dove certe cose possono essere dette e magari anche fatte ... beh, mi conforta nella mia scelta

Laura Pozzi ha detto...

Non ci posso credere... O__o