mercoledì, giugno 18, 2008

Gli spagnoli iniziano già a frignare: che sfigati!

Mi dispiace dire certe cose, ma è in momenti come questi che un popolo dimostra il suo livello. E pur amando la Spagna, paese in cui ho vissuto a lungo, in cui ho molto amici e in cerco di tornare spesso, non posso non sottolineare quanto riescano ad essere sfigati in determinate situazioni. Appena hanno saputo del nostro passaggio del turno si sono messi a frignare come i bambini ricordando la penosa vicenda di Luis Enrique e di Tassoti (cose che in campo succedono, dai...), e sperando che questa sia la volta buona per riuscire a vendicarsi. Oddio, ci sono le premesse perché le furie rosse ci mandino a casa con un paio di pere per tempo, ma tutto il nervosismo che stanno dimostrando fa ben sperare. E' la classica sindrome da invidia del cugino ricco, anche se qualcuno dovrebbe spiegargli che non siamo più il cugino ricco. Ma del resto noi facciamo lo stesso quando ci sono di mezzo i francesi, gli inglesi o i tedeschi, anche se la Storia dovrebbe insegnarci che non abbiamo molto da invidiare a certi popoli (dai francesi poi meno che meno, soprattutto dopo la partita di ieri: grazie Domench, grazie...). Io l'atteggiamento che sta dimostrando la stampa spagnola di solito lo chiamo terzomondismo (sto parlando della classica invidia del cugino ricco), ma si può parlare anche di llorones o di sfigati. Ah, per carità, non crediate che noi italiani non riusciamo ad essere bravissimi in queste cose, che si traformano semanticamente in maniera automatica e si trasformano in terronate, caricando il termine di tutta la sua valenza ironico-cialtronesca, caratteristica che da sempre contraddistingue l'italiano medio (rassegnamoci, siamo fatti così). Però nemmeno noi con il caso Materazzi-Zidane abbiamo dimostrato di essere tanto ridicoli. Anzi, c'è da dire che noi italiani in queste occasioni brilliamo in senso contrario, siamo così pirletti da darci addosso da soli.
Ma tant'è, il turno l'abbiamo passato (chiedere alla Madonna di Fatima come, perché credo che Donadoni non ne abbia la più pallida idea) e ora ci aspetta la Spagna. Proprio come ai quarti di Usa '94. Sarà ma io di quella partita ricordo si il clamoroso cazzotto rifilato a Luis Enrique (che tutto sommato se lo sarà pure meritato, via...), ma soprattutto il capolavoro di Roberto Baggio su splendido assist di Beppe Signori. Che gran partita: speriamo che anche quella di domenica riesca a regalarci qualche soddisfazione...


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Todorov, autor de un libro antiespañol (La conquista de América), Premio Príncipe de Asturias

Anonimo ha detto...

che gol! tutto il campo con tre passaggi. poesia...
luis enrique è uno sfigato! mi sembra di ricordare che a mazza ruppero il naso in un lontano lellianum-robur giocato a san camillo. non mi pare proprio che ogni volta che le due squadre si incontrano mazza rompa le palle con sta vecchia storia. mazza vero uomo!
ne approfitto per bearmi del mio pronostico sul passaggio del turno; ovviamente so già come andrà a finire con la spagna

Giacomo Brunoro ha detto...

hai ragione tito, un gol da scuola del calcio... con quella sottile libidine di Baggio che si allunga leggermente il pallone e sembra non farcela più e che poi invece la schiaffa dentro...
per il resto credo di sapere anch'io come andrà a finire con la spagna, ma non lo dico a nessuno. però sparo il super pronostico: la Russia fa fuori l'Olanda e in finale va la Croazia.
E poi, scusate, ma vogliamo parlare di 'sto cazzo di sistema per cui in semifinale alla fine rischiano di incontrarsi le squadre che hanno giocato nello stesso girone??!?!?! a me sembra proprio una cazzata...

Laura Pozzi ha detto...

Sì, ma più che gli spagnoli odio i giornalisti che fomentano odio e lagne.. =__=
Sì, hanno fatto proprio il tabellone coi piedi... non ha minimamente senso che si incontrino le squadre di uno stesso girone in semifinale...