Sul Venerdì di Repubblica è uscita un'intervista a Tommaso Labranca che non esito a definire geniale. Trovate le quattro pagine pidieffate sul suo sito. L'argomento dell'intervista il suo nuovo libro, 78.08, ma poi come al solito si divaga, perché ogni bel libro in fondo parla della vita che ci passa davanti più o meno tutti i giorni. Ecco un breve estratto: «[Per Tony Manero realizzarsi significava passare dalla povera Brooklyn alla ricca Manhattan. E oggi?] Il vero problema è che oggi non esiste più Manhattan e non esiste più Brooklyn. Esiste un'unica cosa che si chiama televisione. Ieri guardavo La prova del cuoco e c'era una donna che preparava un pesce spada, tagliandolo a dadini. Lì per lì ho pensato: il pesce spada ce l'ha fatta, è finito in televisione. Si, ma come c'è finito?». Geniale, semplicemente geniale. Il libro giace sul mio comodino, sopra ad una pila di libri e fumetti da far paura: inutile dire che dopo questa intervista lo inizio stasera.
lunedì, maggio 19, 2008
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