Scopro via sms grazie a Tommaso Labranca che Luca Casarini pubblicherà un romanzo con Mondadori. Giro un po' in rete e poi vedo che si tratta pure di un noir (giusto per non farsi mancare proprio niente: credo di essere l'unico in Italia a non aver scritto un noir). A difendere il povero Luca ci ha pensato Sandrone Dazieri, eminenza grigia della Mondadori. Ho letto il suo post e, sinceramente, mi ha convinto poco. Ma queste, si sa, sono solo opinioni. Come è un'opinione ritenere estremamente tirata per i capelli la citazione del testo di Wu Ming che fa Dazieri, soprattutto in questo caso specifico. In ogni caso a me di chi pubblica con Berlusca frega veramente poco. E sapere che lo fa Casarini frega pure meno. Il punto è che dovrebbe fregare a Casarini e, comunque, potrebbe avere il buongusto di stare zitto.
Ora il fatto è che la mia sacca scrotale è talmente piena di lavorare e di digitare davanti a 'sto computer (e di tante altre cose su cui preferisco glissare) che non ho neanche voglia di continuarlo, sto post. Ma forse non ne ho voglia perchè gente come Casarini mi ha sempre messo tanta tristezza, anche perchè mi sembra che sia rimasto sempre lo stesso pirla che, insieme a qualche amico, ho visto anni fa riempire di botte un povero stronzo che aveva scavalcato giù a Roncajette per entrare gratis allo Sherwood (ma questa è soltanto roba da padovani, e devono aver anche passato i trenta per capire di cosa si sta parlando).
Solo ora mi rendo conto che la notizia è pure vecchia, ma del resto non ho mai preteso di essere sul pezzo.
Ora il fatto è che la mia sacca scrotale è talmente piena di lavorare e di digitare davanti a 'sto computer (e di tante altre cose su cui preferisco glissare) che non ho neanche voglia di continuarlo, sto post. Ma forse non ne ho voglia perchè gente come Casarini mi ha sempre messo tanta tristezza, anche perchè mi sembra che sia rimasto sempre lo stesso pirla che, insieme a qualche amico, ho visto anni fa riempire di botte un povero stronzo che aveva scavalcato giù a Roncajette per entrare gratis allo Sherwood (ma questa è soltanto roba da padovani, e devono aver anche passato i trenta per capire di cosa si sta parlando).
Solo ora mi rendo conto che la notizia è pure vecchia, ma del resto non ho mai preteso di essere sul pezzo.
6 commenti:
questo la dice sempre più lunga sulla sua credibilità: al peggio davvero non c'è mai fine...
Ca**o, ma quella di Casarini che pestava il poverazzo allo Sherwood la sai anche te? O l'ha fatto piu' volte?
Per quanto riguarda "quella dello Sherwood" io l'ho vista di persona: poi non so se stiamo parlando dello stesso episodio, ma visto il soggetto in questione probabile che scene del genere si siano ripetute più volte...
hai presente quando sul mio blog si diceva che non tutti i libri che vengono pubblicati sono letteratura?
devo aggiungere altro? a parte che stavo ridendo già alla seconda riga... ho smesso quando hai raccontato l'episodio del ronca, che direi essere emblematico.
più che altro mi fa paura chi ha dalla sua la verità sempre e comunque... la coerenza un po' di meno, ma questo è un altro discorso: la distanza tra lui e d'alema si accorcia...
Caro Giacomo: anticapitalisti e rivoluzionari in piazza ma capitalisti all'occorrenza...
credo sarà la fine del "povero" gallob...
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