sabato, maggio 17, 2008

Una sorpresa e qualche ricordo.

Torno a Padova per il fine settimana e scopro che dalla mia vecchia cameretta si riesce a navigare a babbo morto grazie ad una nuovissima rete wi-fi di qualche vicino misterioso. La cosa mi fa subito fatto pensare a tutto il tempo trascorso a cazzeggiare alla grandissima in questa stanza tra libri, fumetti, riviste, chitarre, vinili, cd, vhs, castiglionimariottirocci, bignami et alia. Pensa un po' se all'epoca avessi avuto la rete cosa sarebbe successo: ecco che inizio a capire un po' di più una nuova generazione che ormai ha già abbondantemente superato il concetto di telefonino come mezzo di comunicazione e che molto probabilmente si evolverà e sparirà prima ancora di essere inquadrata (non dico capita...).
Intanto vedo il tg regionale e scopro che ieri sera qui a Padova ci sono state le prime ronde, a cui hanno partecipato in massa molti nordafricani ed extracomunitari che pretendono il pugno di ferro contro la criminilatià clandestina. Paradossi della globalizzazione, ma neanche tanto se ci si pensa bene.
Ieri sera poi ho fatto per la prima volta dopo qualche anno la Statale del Santo: una volta arrivava a Borgoricco, oggi sbuca direttaemnte a Resana e in un attimo sei a Castelfranco. Guidare nella notte da solo per quelle strade mi ha fatto tornare in mente sensazioni e pensieri che credevo di aver dimenticato: il piacere di godersi un buon cd a notte fonda mentre guidi (questa volta era Nothing's Shocking: splendido!); lo strano fastidio che ti provocano i fari delle altre macchine che incroci durante il viaggio; l'indefinibile piacere di rivedere le stesse case viste migliaia di volte che si mischiano alle tante novità costruite lungo la statale in questi anni; la pace di restare da solo, facendo scivolare in silenzio la macchina mentre tutti dormono; i tanti ricordi che si riaffacciano alla tua memoria legati ai dettagli più insignificanti e, proprio per questo, intensissimi; riscoprire il solito tragitto che ti porta lentamente dentro al tuo quartiere e poi fino al tuo garage; trovare il tuo cane che, tutto intontito dal sonno, viene comunque a salutarti per controllare che sia tutto ok. E poi, come hai sempre fatto, leggiucchi qualcosa e te ne vai a dormire.

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