Fatico a capire il senso di alcune notizie lette sui giornali oggi, come quella dei tre orsi avvelenati in Abruzzo, oppure quella che parla dei 23 addetti stampa assunti a tempo indeterminato a 3.800 euro netti al mese per il presidente della regione Sicilia Cuffaro.
Invece mi intriga molto la polemica lanciata da Carlo Ginzburg e Salvatore Settis su Repubblica. Già dal titolo dell'articolo si capisce che si tratta di un presa di posizione da eretici ed è amore a prima vista: Fermiamo i restauri, cambiano la nostra storia. Il centro del discorso mi sembra sia questo: «Ogni restauro costituisce un'interpretazione storica, anche quando si nasconde dietro l'alibi di una presunta scientificità "asettica" e senza tempo. Ma l'interpretazione di un testo scritto [...] non è irreversibile; un restauro in molti casi lo è». La proposta è quella di sostituire alla strategia del restauro come terapia d'urto quella della conservazione "programmata": un continuo, capillare, diffuso, monitoraggio delle opere d'arte teso a impedirne o rallentarne il degrado.
Per una volta proviamo a mettere da parte il fare e privilegiamo il pensare, il ripensare il senso del nostro patrimonio storico che si sta lentamente trasformando in un enorme risorsa per banche ed investitori in cerca di pubblicità. Chi vorrebbe vedere un Colosseo nuovo di zecca, perfettamente restaurato e privo di crepe? Io proprio no. Mi sembrerebbe di trovarmi di colpo al di fuori della Storia.
1 commento:
in effetti la questione restauro o conservazione è molto interessante e tocca diversi campi. da appassionato di auto d'epoca (o vecchie, come preferisco chiamarle) devo riconoscere che il fascino di un'auto conservata è maggiore di quello di una restaurata, però quando le condizioni sono disperate e non c'è soluzione alternativa ad un drastico intervento... mah! questione complicata.
altro campo di interese la bellezza femminile: presa per buona l'idea che la figura formosa e procace della giovane Loren sia rappresentativa della bellezza mediterranea, perchè rovinare questa importante icona con interventi di profondo restauro senza accontentarsi di un elegante e paziente opera di conservazione?
Posta un commento