Alcune riflessioni in ordine molto sparso senza nessun apparente senso logico.
La Stampa pubblica un intervista davvero pesante ad un'amica personale di Pavarotti, in cui si parla di uno sfogo durissimo del tenore contro la moglie Nicoletta poco prima di morire. C'è da dire che il ritratto della moglie che ne esce è triste ma tutto sommato molto vicino a come me l'ero immaginato: donna molto fredda, intelligente e calcolatrice. Certo, verrebbe anche da pensare che dietro ci siano la prima moglie e le figlie, ma sinceramente fare fantapolitica sull'eredità di Pavarotti è abbastanza triste. Meglio evitare.
Un po' su tutti i giornali si leggono le penose dichiarazioni di Fassino e D'Alema: mi sembra chiaro che si sta preparando il campo ad un no alla richiesta del Pm Forleo di poter utilizzare le loro intercettazioni telefoniche. Sono sempre più perplesso.
Sempre su Fassino, vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza tra rimpasto e riassetto. Ormai siamo veramente alle comiche.
Ancora sulla Stampa (che da quando è diretta da Anselmi è proprio un bel giornale) noto un commento di Volonté (capogruppo Uc alla Camera): «È allucinante la disparità di trattamento a livello istituzionale tra i partecipanti al Family Day e quelli del Vaffa Day. Da giorni si parla delle virtuali 300mila persone al seguito del comico Beppe Grillo, mentre del milione e mezzo presente il 12 maggio scorso in piazza S. Giovanni si persero le tracce fin dai giorni successivi». Credo che la differenza sia molto semplice da spiegare: in un caso si tratta di una manifestazione organizzata da un'istituzione radicata come nessun'altra sul territorio, con un livello di penetrazione impressionante e con risorse economiche pressochè illimitate; dall'altra parte invece c'è una persona che, sfruttando la rete e i nuovi mezzi di comunicazione, ha dato visibilità a idee e persone invisibili. Non credo che una manifestazione sia migliore dell'altra, però mi sembra evidente la differenza sostanziale tra i due eventi.
Oggi partite decisive per l'Italia nel volley, nel basket, nel rugby e nel calcio: abbuffata azzurra. L'allarme dell'Enel, le avventure di Borghezio e le polemiche sulla Rai mi interessano poco o niente. Tutto quello che gira intorno al mondo dell'Università italiana invece mi fa letteralmente vomitare.
La Stampa pubblica un intervista davvero pesante ad un'amica personale di Pavarotti, in cui si parla di uno sfogo durissimo del tenore contro la moglie Nicoletta poco prima di morire. C'è da dire che il ritratto della moglie che ne esce è triste ma tutto sommato molto vicino a come me l'ero immaginato: donna molto fredda, intelligente e calcolatrice. Certo, verrebbe anche da pensare che dietro ci siano la prima moglie e le figlie, ma sinceramente fare fantapolitica sull'eredità di Pavarotti è abbastanza triste. Meglio evitare.
Un po' su tutti i giornali si leggono le penose dichiarazioni di Fassino e D'Alema: mi sembra chiaro che si sta preparando il campo ad un no alla richiesta del Pm Forleo di poter utilizzare le loro intercettazioni telefoniche. Sono sempre più perplesso.
Sempre su Fassino, vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza tra rimpasto e riassetto. Ormai siamo veramente alle comiche.
Ancora sulla Stampa (che da quando è diretta da Anselmi è proprio un bel giornale) noto un commento di Volonté (capogruppo Uc alla Camera): «È allucinante la disparità di trattamento a livello istituzionale tra i partecipanti al Family Day e quelli del Vaffa Day. Da giorni si parla delle virtuali 300mila persone al seguito del comico Beppe Grillo, mentre del milione e mezzo presente il 12 maggio scorso in piazza S. Giovanni si persero le tracce fin dai giorni successivi». Credo che la differenza sia molto semplice da spiegare: in un caso si tratta di una manifestazione organizzata da un'istituzione radicata come nessun'altra sul territorio, con un livello di penetrazione impressionante e con risorse economiche pressochè illimitate; dall'altra parte invece c'è una persona che, sfruttando la rete e i nuovi mezzi di comunicazione, ha dato visibilità a idee e persone invisibili. Non credo che una manifestazione sia migliore dell'altra, però mi sembra evidente la differenza sostanziale tra i due eventi.
Oggi partite decisive per l'Italia nel volley, nel basket, nel rugby e nel calcio: abbuffata azzurra. L'allarme dell'Enel, le avventure di Borghezio e le polemiche sulla Rai mi interessano poco o niente. Tutto quello che gira intorno al mondo dell'Università italiana invece mi fa letteralmente vomitare.
1 commento:
Di Fassino potrei dire che è un incubo. Sto girando parecchie feste dell'unità per "lavoro" ultimamente. E lui è ovunque, ogni sera una città diversa. Ormai con gli amici abbiamo deciso che Fassino per un microfono e una piadina è capace di venire a casa tua! Sono assurdi anche gli slogan e i poster appesi in giro per gli stand. Fassino ovunque e comunque. Vuoi le patitine fritte: te le porta Fassino. Vuoi aprire un conto alla unipol? Te la apre Fassino. Vuoi vedere un concerto gratis? Canta Fassino! Abbasta.
GiGisland
Posta un commento