martedì, giugno 19, 2007

"Io non ho assolutamente sbagliato"

Massimo D'Alema continua: è una vittima. Leggo su Corriere.it che «Consorte non è Al Capone», che «c'è un clima preoccupante. Rischiamo di pagare un prezzo molto alto come Paese. La confusione è enorme», che «in un Paese civile le persone si processano, non si impiccano, che «le notizie rese pubbliche in modo inopportuno non hanno alcun interesse di natura giudiziaria e neppure alcuna rilevanza di carattere etico: io non ho preso soldi nè fatto affari, ritenevo soltanto che se Bnl fosse stata acquisita dal movimento cooperativo sarebbe stato meglio». Niente da dire, baffetto ha ragione su tutti i punti. Un vero e proprio martire (c'è chi parla di lui come del nuovo Craxi) che, da questa spiacevole situazione, esce letteralmente massacrato a livello mediatico. Ma la colpa non è delle intercettazioni, né di Consorte, né di Ricucci. La colpa è solo dell'On. D'Alema, della sua impresentabile arroganza, della sua pochezza politica (e pensare che lo si credeva un fine politico), del suo miserrimo senso di superiorità (e non solo morale), e di tante altre cose che sarebbe decisamente troppo lungo elencare. Resterà sempre lì, ancorato alla poltrona, di questo ne siamo sicuri: con tutto il potere accumulato in questi anni è molto difficile che venga silurato (come meriterebbe). In ogni caso è bello scoprire un D'Alema ecologista: ha dichiarato che «l'aria è irrespirabile». Che qualcuno abbia scoreggiato?

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